Lu Sciampagnine
Mezz’ e mezze

MARCHIO
SOTT’A LA CAPANNƏ

DENOMINAZIONE
Lu Sciampagnine – Mezz’ e mezze

COLORE Bianco

FORMATO 750 ml

CARATTERISTICHE / CERTIFICAZIONI

> Vino Biologico
> Biodinamico (Demeter)

 

Mezz’e Mezze
Per chi preferisce un gusto più dolce e frizzante, la ricetta “Mezze e Mezze”
propone un equilibrio perfetto tra vino bianco e gazzosa,
creando una bevanda dissetante e aromatica.

Ricetta champagnino biodinamico mezz’e mezze:
Vino bianco biodinamico di uve Trebbiano 51%
– Mosto bianco biodinamico di uve trebbiano
– soda limone (acqua, succo di limone, anidride carbonica) biodinamica.

Descrizione

 

VINO E “GAZZOSA”
Vino e “Gazzosa” in abruzzese lo Sciampagnino o anche Champagnino, Chambagnino, Mezze e Mezze, Lampadina e Bicicletta. Bevanda poco alcolica costituita da vino e gassosa in proporzioni diverse a seconda delle tradizioni e le abitudini locali.

 

LA “GAZZOSA”
Tra le più antiche delle bibite gassate, le prime tracce risalgono all’Ottocento quando veniva preparata in casa con acqua, zucchero e limone, dentro a delle bottiglie poste al sole per far sì che il liquido fermentasse rendendo la bevanda frizzante.
Nel tempo la produzione divenne industriale e la fermentazione naturale dello sciroppo zuccherato, che permetteva di ottenere la gassatura, è stata sostituita dall’aggiunta di acqua miscelata con anidride carbonica ed estratto di limone. Sembra sia stata la presenza di gas a nominare la bevanda “Gazzosa”, anche se altri pareri sostengono l’origine del nome nel fatto che il preparato di acqua, zucchero, limone e anidride carbonica attirava le gazze ghiotte di questa soluzione. Negli anni Ottanta con l’arrivo di bevande gassate internazionali c’è stato un forte declino del consumo della “Gazzosa”.

 

LA STORIA DELLA BOTTIGLIA DELLA “GAZZOSA”
Non si può parlare di “Gazzosa” senza parlare della sua bottiglia, che nel tempo si è evoluta fino ad arrivare a quella di oggi. All’inizio era una bottiglia verde e larga chiusa con il tappo di sughero e il fil di ferro, proprio come lo Champagne. In seguito arrivò la bottiglia di vetro bianca con una biglia all’interno, riempita dello sciroppo che fermentando produceva gas e pressione necessario a portare la biglia al collo della bottiglia, cosicché questa potesse chiudersi. Per aprirla era necessario spingere leggermente la biglia verso il basso per far fuoriuscire parte del gas. Un grande successo, anche perché molti bambini acquistavano la gazzosa solo per poter giocare con la biglia. Questo tipo di chiusura fu abbandonato per i costi troppo elevati, passando al vetro a rendere di 350 ml.

 

LO SCIAMPAGNINO ABRUZZESE
In Abruzzo, l’usanza di tagliare il vino con la gazzosa arriva da molto lontano e accomuna paesi e culture differenti. Le ricette più comuni sono quelle che prevedono 3/4 di vino bianco e 1/4 di gassosa (Tre Quarti Compreso) o mezzo e mezzo (Lu Mezze E Mezze). Il gas e i sapori vivaci della gazzosa equilibrano la struttura più corposa e alcolica del vino e insieme, vino e gazzosa diventano una combinazione perfetta per i momenti di socialità e condivisione. Nella tradizione Abruzzese proporre lo Sciampagnino, servito freddo nel boccalino, preparato con il vino della casa era un momento di festa e di spensieratezza. L’aperitivo tipico dell’estate tramandato di generazione in generazione con la ricetta diversa da zona a zona.

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